I Legni
Tra le essenze più utilizzate troviamo

Abete
Legno dolce con cui si costruiscono casse e mobili “poveri”. Si distingue in abete bianco (Abies pectinata) e abete rosso (Abies excelsa). Un tempo il mobilio costruito in abete non era considerato pregiato, oggi invece è apprezzato e ricercato per arredamenti rustici. Il legno si presenta di colore chiaro, ricco di nodosità, con il poro molto aperto.

Castagno
Legno molto usato per la costruzione di mobili nell’Italia centrale. È di colore marrone con tonalità chiare-scure. È compatto ma poco flessibile. Per essere di buona qualità deve essere molto stagionato, perché tende a muoversi e a spaccarsi. Un tempo veniva utilizzato per imitare il noce e la quercia.

Ciliegio
Il durame del Ciliegio varia da rosso intenso a marrone rossiccio e si scurisce con l’esposizione alla luce. Per contrasto, l’alburno è bianco crema. Il legno ha una fibra fine, uniforme e dritta con venature lisce e può contenere in natura delle striature marroni e piccoli accumuli di resina.

Frassino
Legno duro, versatile, malleabile nonostante la robustezza e la resistenza all’incurvatura. Viene utilizzato per la riparazione di parti interne e raramente per la fabbricazione di mobili. La sua colorazione va dal grigio chiarissimo al marrone chiaro. Il legno nuovo è difficilmente raccordabile al colore di quello antico, quindi per rappezzature a vista è necessario trovare un pezzo molto stagionato.

Mogano
Immediatamente identificabile dal colore rosso deciso e dalle bellissime venature, è molto resistente all’incurvatura e al trascorrere del tempo. È uno tra i legni più pregiati. In ebanistica è utilizzato da circa 250 anni. In natura si trova di diversi tipi, ma il più ricercato, per la sua qualità e durezza, è quello rosso scuro.

Noce Nazionale
Il noce nazionale è il legno principe dell’ebanisteria. Ha consistenza dura ma duttile nella lavorazione, le venature sono bellissime e creano affascinanti disegni. Il colore comprende tutte le sfumature del marrone e invecchiando assume una tonalità rossiccia inimitabile. Il suo utilizzo è diffuso in tutta europa dal XVI secolo. Ha un costo elevato, per cui viene utilizzato molto spesso per impiallaciare.

Rovere
Questo tipo di quercia appenninica (Quercus robur) è caratterizzato dalla robustezza e dall’alto grado di durezza e resistenza all’urto. Venne impiegato per la costruzione di mobili in Francia, Italia e Inghilterra specialmente in epoca gotica. Il rovere viene utilizzato nella costruzione di scale, serramenti e doghe per botti pregiate. Nel XVI secolo è stato utilizzato anche in ebanisteria. Nella lavorazione richiede molto stucco e nella lucidatura diverse mani di turapori.

Palissandro
Questo legno, utilizzato nel 1700 in Francia per la costruzione di pregiatissimi mobili, venne denominato “Bois de rose”. Il palissandro brasiliano è un legno duro, color marrone chiaro con venature nere. Quello dell’India orientale è leggermente più scuro con striature meno marcate. Appena tagliato si presenta scurissimo ma, stagionando, schiarisce fino ad assumere uno splendido color miele.

Pino
Il legno di pino è particolarmente tenero, dal colore marrone chiaro ma è più duro e resistente di quello dell’abete. Viene generalmente utilizzato per la realizzazione di infissi e perlinature sia per interni che per esterni. Il pino è ricco di resina fresca. Possiede una durabilità in ambiente esterno discreta, per questo motivo deve essere necessariamente trattato. Le venature e gli anelli, differenti in base alla provenienza, possono variare da piccole a molto grandi.

Teak
Legno duro, pesante, molto difficile da segare per la presenza nella venatura di fosfato di calcio. È presente in ebanisteria da poco tempo. Di colore marrone chiaro, tende a scurire con l’esposizione al sole. Per la sua durezza e impermeabilità all’acqua è divenuto il legno più ricercato per il rivestimento dei ponti navali. Di aspetto opaco, al tatto leggermente untuoso, è usato per mobili moderni con design minimalista.